inizio anno

Di Giampiero Braida

Siamo giunti nel 2025, nostro quarto anno di esistenza e nuovo periodo di lotta politica. I repentini cambiamenti geopolitici, l’aggravarsi delle condizioni politiche dei “giganti” francese e tedesco in Europa e la mediocre situazione politica italiana ci lasciano immaginare scenari incerti per il futuro del nostro Paese, motivo per cui la nostra lotta nazionale di popolo e di classe non può che proseguire ancora ad un ritmo più elevato.

In questi quattro anni abbiamo lavorato sodo per costruire un progetto giovane, originale e costantemente in espansione. Siamo partiti da un gruppo di pochi e sparuti ragazzi stanchi di una politica molle e frivola, troppo asservita per pensare a sé in grande e riportare in auge quella “Storia non-morta” che si stava già facendo strada in molti Paesi. Oggi invece siamo arrivati a formare un’organizzazione che si sta evolvendo sotto molti aspetti, determinandosi come una realtà al di fuori dei blocchi parlamentari di destra/sinistra, così come alternativa alle forze extraparlamentari d’ispirazione reazionaria o sinistrata. Dal punto di vista delle relazioni estere, l’organizzazione sta portando avanti una serie di incontri già iniziati tempo fa e che oggi stanno prendendo pieghe sempre nuove. Dalla Russia alla Corea fino al Senegal vi è una comune volontà di formare un anello di unità socialiste patriottiche su scala intercontinentale, come base per forgiare una rete di solidarietà multilaterale tra coloro che si oppongono al monopolismo plutocratico e al globalismo liberale, senza perdere di vista la nostra area mediterranea. Il cerchio della lotta dei popoli si deve svolgere necessariamente su un piano di sovvertimento sociale (le classi proletarizzate contro i potentati economici nazionali) e di rivoluzione e autodeterminazione nazionale (le nazioni anti-imperialiste contro la piovra capitalistica mondiale).

Proprio per questo, nel corso del tempo, abbiamo approfondito i legami con l’Anteo Edizioni, AsiCuba, la sezione italiana della Korean Friendship Association (di cui riportiamo una sezione informativa nel nostro sito chiamata “Pyongyang Internazionale”) e il Pastef del Senegal. Non ultimo abbiamo creato una sezione online chiamata “Resistenza Verde” dedicata alle notizie di attualità e agli approfondimenti della Libia odierna e passata, nonché allo studio della Terza Teoria Universale del rivoluzionario martire Muammar Gheddafi, sperando magari in futuro di prendere contatti con le formazioni politiche libiche che attualmente si rifanno all’operato del Ra’is.

Parlando proprio di iniziative nuove possiamo elencare le più recenti. La prima è sicuramente l’apertura di due siti dedicati rispettivamente ai lavori del collettivo artistico-letterario Artverkaro (a cui è collegato il progetto di autoproduzione editoriale) e alla Rete Associativa per il Socialismo Italico. Quest’ultima è nata come contenitore di tutti i comitati, i collettivi, i gruppi di pressione, i movimenti locali e i centri studi che si collocano nell’area del Socialismo Italico ed operano per tale ideale senza avere un collegamento diretto vertice-base col partito. Tale progetto è sorto anche come archivio per le notizie e gli articoli del sito ufficiale, nonché come catalogo dei settori interni all’organizzazione partitica che si occupano di determinate tematiche. Così facendo la gestione di certi affari specifici è più responsabilizzata, decentralizzata e partecipata da membri e sostenitori che vogliono dare il loro contribuito anche grazie alla loro esperienza diretta.

La seconda iniziativa è quella della “Dichiarazione di Firenze”, nome informale di un documento dal titolo “L’Italia tornerà grande, con il Socialismo”. Questo manifesto nasce con l’obiettivo di unificare la prospettiva socialista nel panorama italiano, cercando di forgiare un’unità di intenti tra tutti i socialisti che si riconoscono nel binomio di giustizia sociale e grandezza nazionale. Il manifesto intende così attirare anche quei socialisti tricolori che videro nel craxismo la realizzazione delle loro aspettative e che da troppo tempo sono dispersi in formazioni moderato-centriste (e dunque stantie), o peggio ancora si trovano posizionati nella cloaca della “destra sociale”. A tal proposito si è pensato anche successivamente di modificare il programma iniziale del partito aggiungendovi elementi più specifici e approfonditi sempre sulla base dei dieci punti rappresentativi della nostra identità e delle nostre idee. È stata concordato così l’assorbimento del Movimento Antagonista Sinistra Nazionale, conciliando i punti programmatici di questo con i nostri e proponendo di rimettere in auge i vecchi articoli della rivista “Aurora” in una sezione dedicata sul sito della Rete Associativa.

Le attività del partito, insomma, non si fermano e sono continuamente in movimento. Ci siamo ingranditi, siamo diventati più forti ed efficienti. Ciò però non basta. Ci sono molte iniziative ancora in sospeso e in attesa di essere realizzate. Dobbiamo aumentare i nostri sforzi per essere ancora di più: bisogna far partecipare più attivamente i lavoratori e gli studenti di ogni categoria e tipologia, portare avanti le idee anche più ardite nei limiti delle nostre reali capacità e non lasciarsi frenare da fattori di distrazione.

La linea ideologica è attualmente in una fase di costante approfondimento antidogmatico e il socialismo italico sta prendendo sempre più connotati pragmatici grazie al contatto con le realtà locali. Bisogna portare avanti i punti del nostro programma come stiamo facendo ora ed in maniera più convinta con proposte concrete e azioni decise.

Vogliamo far sì che questo nuovo anno sia un’opportunità per tutti i membri e sostenitori di proseguire la militanza con impegno e motivazione. Ringraziamo tutti coloro che ci hanno seguito fino ad oggi e che credono nella nostra missione politica. Il SOCIT conta su ognuno di voi, si regge sul vostro sostegno morale e materiale, sulla condivisione di un disegno di società comune. Innalziamo le volontà di riscatto dei lavoratori nella cornice della comunità nazionale e proseguiamo il nostro cammino fino alla costruzione del nostro socialismo!

Auguriamo a tutti i lavoratori e le lavoratrici italiani/e un buon proseguimento per questo 2025!