«Nell’ultimo anno la società russa è cambiata radicalmente. Abbiamo vissuto più di due decenni di umiliazioni, come Paese e come popolo. Abbiamo subìto sconfitta dopo sconfitta. Il Paese che i russi avevano costruito, l’Unione Sovietica, si è suicidato. È stato un suicidio assistito da stranieri interessati. Per 23 anni siamo stati in piena depressione collettiva. Il popolo di un grande Paese ha un costante bisogno di vittorie, non necessariamente militari, ma deve vedersi vincente. La riunione della Crimea alla Russia è stata vista dai russi come la vittoria che ci era mancata per così tanto tempo. Finalmente. È stata qualcosa di paragonabile alla Reconquista spagnola» questa recente citazione di Limonov riassume bene lo spirito alla base dell’idea politica, filosofica e sociale dell’idea nazionalbolscevica russa. Nato nel contesto giovanile di delusione politica e culturale, in rottura con i liquidatori dell’URSS, con un programma sociale radicale per posizioni e un gusto per la provocazione (basta vedere il simbolo ed i colori) altamente raffinato. Segue il comunicato ufficiale in merito al loro operato in Donbass, a cui segue la risposta. Un primo passo nell’instaurazione di un rapporto internazionale.

Comunicato

Nel contesto dell’inasprimento della guerra condotta da dieci anni dal regime ucraino contro le popolazioni del Donbass, il nostro sostegno va in particolar modo alle forze socialiste e patriottiche sin da subito hanno preso le armi per difendere i civili dai bombardamenti e dalle prepotenze dell’esercito di Kiev.

È questo il caso dei volontari delle Interbrigate, del partito L’Altra Russia, a cui estendiamo militanti e fraterni saluti internazionalisti, assieme al più fervido incoraggiamento e augurio di vittoria per la loro giusta opera, basata sul valore di chi lotta per una causa più alta. Essi infatti hanno compiuto azioni non soltanto militari, ma anche sociali, come la consegna di aiuti umanitari alle popolazioni della Repubblica Popolare di Lugansk e della Repubblica Popolare di Donetsk, oltre che in Crimea. Nell’adempimento ai propri compiti rivoluzionari, i socialisti italici sapranno prendere esempio dallo spirito di lotta e di abnegazione dei compagni socialisti russi, per rendere l’Italia libera, indipendente, sovrana e socialista, non complice di massacri e genocidi come sotto l’attuale regime liberale genuflesso all’Occidente.

Jean-Claude Martini, referente esteri SOCIT

Risposta

Cari compagni del Socialismo Italico

In condizioni in cui l’intero egemone mondiale ci augura la morte, è più piacevole che mai sentire parole di sostegno da parte di persone per le quali la Patria e la giustizia sociale valgono ancora qualcosa.

I bolscevichi nazionali russi apprezzano molto l’esperienza del Risorgimento italiano e dei movimenti rivoluzionari di sinistra. Siamo fiduciosi che finché ci saranno persone come voi che continueranno questa tradizione, l’Italia avrà la possibilità di riconquistare la propria indipendenza. Il vecchio ordine mondiale sta giungendo alla sua logica fine e speriamo di incontrare la SocIt dalla parte in cui l’Altra Russia e l’Altra Italia possono essere veri amici.

Con grande rispetto dalla Russia, dal partito dell’Altra Russia E.V. Limonov.

Disponibile sul loro sito: https://drugros.ru/novosti/v-podderzhku-interbrigad

Canale Telegram: https://t.me/adirect/21924