Di Marco Carboni
Voi lettori che siete ancora scontenti di questo governo, grazie a questo articolo sarete scontenti ancora di più. In un mondo normale il bisogno di questa mia lamentela sarebbe inesistente e noi dovremmo poter pensare ad altro ma l’urgenza mi sta chiamando a testimoniare, ancora una volta, a favore del giusto e contro lo sbagliato.
La Von der Leyen ha voluto fare, e qui uso le parole dell’articolo, un “fermo intervento”. Questo intervento consiste semplicemente in una specie di ultimatum ai Balcani per spingerli a schierarsi con l’Unione o con Russia e Cina, cercando di ricordargli che alla base ci siano pretese amichevoli più con la prima che con la seconda e la terza.
Un ultimatum molto timido, per cercare di dare un’impressione forte e soprattutto, per non proiettare insicurezza là dove i popoli nazionali chiedono certezze. Poche ore fa il ministro Darmanin, che a sua volta ci ha causato rogne inaspettate qualche settimana fa per la questione sbarchi e il braccio destro di Macron, ha annunciato di voler estendere l’età del pensionamento causando scompiglio soprattutto tra i suoi stessi poliziotti.
E cosa dire delle rivolte dei nostri contadini insieme a quelli tedeschi, polacchi, olandesi? Causa: l’Unione parla di voler ridurre le emissioni vietando ai contadini di coltivare a sufficienza per sfamare tutti. Conseguenza: contadini in lotta.
I figli già ora non hanno il pane, ma la preoccupazione è la propaganda per dimostrare una voce falsa in capitolo e questa è diventata un vampiro, un parassita delle forze popolari dove più vuoi svenarti e più ottieni, si, ottieni di venire prosciugato.
E questa vampiresca organizzazione lavora contro di te e contro la tua sovranità e non vedo cosa potrebbe mai convincerci del contrario.