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In merito a notizie sulle nostre attività, comunicati ed interviste: Dicono di noi

Tratto da Enciclopedia.Xitsoft.it in aggiornamento

Il SOCIT – Socialismo Italico è stato fondato il 27 Luglio 2021 da un gruppo di giovani ventenni, alcuni studenti ed altri lavoratori, che sostiene la necessità nelle sue attività di guardare alla questione di classe senza tralasciare quella nazionale, e viceversa. Sin dalla sua fondazione, ha organizzato e partecipato a convegni, manifestazioni a livello locale e nazionale, eventi di consolidamento dei rapporti internazionali presso ambasciate di paesi antimperialisti ed organizzazioni simili, attività culturali, di volontariato e promozione dell’esperanto come lingua internazionale. Il segretario dell’organizzazione è Giovanni Amicarella, articolista e collaboratore editoriale.

Dalle prime lotte rivendicative

Tra il 2021 ed il 2022 molti militanti del SOCIT hanno partecipato ad attività inerenti alla sfera della lotta per i diritti, sia lavorativi che scolastici, contro il green pass. Il punto di svolta che lo ha portato ad entrare in contatto con altre organizzazioni socialiste fu il tentato sgombero dello stabilimento dell’ex-Gkn nel 2022 (video), da cui si iniziarono a palesare le prime collaborazioni. Oltre ad aver partecipato ad eventi politici e culturali di altre organizzazioni principalmente in Toscana, il SOCIT ha partecipato a discussioni sulle tesi congressuali di altri partiti socialisti, in vista del loro congresso nazionale.

L’inizio della collaborazione con KFA Italia

Nel corso del 2023, il SOCIT ha avuto occasione di entrare in contatto con KFA Italia ed il suo rappresentante Jean-Claude Martini, con la ferma intenzione come da programma di contrastare la narrativa imperialista contro la repubblica socialista. La collaborazione ha poi visto un importante traguardo nella visita presso l’ambasciata e la conoscenza della delegazione con l’ex-console (con funzione di ambasciatore) Pak Mjong-Gil, con la consegna di una targa per ribadire l’amicizia fra il popolo italiano e quello coreano.

Il proseguimento della lotta sindacale con i lavoratori ex-Gkn

Sempre nel corso del 2023, il SOCIT aderisce al patto “Insorgiamo” del collettivo di fabbrica, prendendosi impegno in tal senso di compiere attività mirate per renderne note le finalità e la necessità di convergere, cosa che troverà il culmine nel corteo nazionale di marzo dello stesso anno, in cui militanti SOCIT scendono in corteo in uno spezzone operaio con altre forze socialiste, fra cui CARC e PMLI. A seguire, grazie anche all’ingresso di nuovi militanti delusi da altre organizzazioni, si avrà un primo ampliamento nel programma e un primo cambiamento del simbolo con l’aggiunta della stella.

La rottura dello spezzone unitario in vista del conflitto russo-ucraino e la presa di posizione

Con l’importanza nell’ambito politico della questione russo-ucraina, l’idea di proseguire lo spezzone unitario si rese infattibile dalle varie prese di posizione al suo interno. Il SOCIT, rispettando la questione dell’autodeterminazione dei popoli, prese posizione per un’autodeterminazione delle repubbliche popolari di Donetks e Luganks, condannando le pratiche dei nazionalisti ucraini. Ciò non tolse la partecipazione di delegati SOCIT, sia con lettere che con delegazioni di militanti, ai congressi di altre realtà spiegando il punto della situazione e la necessità di evitare divisioni sul piano internazionale vista la disperata situazione nazionale del movimento operaio. In merito a ciò, un importante punto di svolta fu la conoscenza ad un evento di Olga Ignatieva, sopravvissuta alla strage di Odessa nel 2014. Ignatieva, rimasta colpita dalla giovane età dei militanti SOCIT, propose loro un’azione per il 9 maggio seguente: la commemorazione di un partigiano sovietico, Nikolaj Bujanov.

La conoscenza con SOBCOR e altre attività

Il 27 luglio 2023 il SOCIT compie due anni facendo un bilancio delle lotte sindacali, più grandi e più piccole, a cui ha preso parte nel corso dell’anno. La conoscenza con un giornalista di SOBCOR in Italia scaturisce in un’intervista sulla stampa russa, in merito al conflitto russo-ucraino, in cui il segretario Giovanni Amicarella ribadisce la volontà di cambiamento dei giovani italiani, il perché della nascita dell’organizzazione e l’assoluta contrarietà alla retorica anti-russa e bellicista portata avanti dagli ambienti filo-statunitensi. Lorenzo Maffetti, militante del SOCIT in Umbria, rilascerà un’importante testimonianza sull’attività politica dell’organizzazione in una puntata della rubrica “Nati nella NATO” ospitata da Officina451, realtà derivata dagli ex studenti contro il green pass.

L’ingresso nella questione dell’autodeterminazione palestinese

Sulla scia delle proteste, il SOCIT aderisce sia alle piazze e i cortei per la Palestina, sia alle iniziative inerenti alla scarcerazione del cittadino italo-palestinese Khaled El Qaisi, prigioniero di Israele. Le manifestazioni per Khaled si concentreranno poi in un presidio davanti alla Rai a Roma a cui prenderanno parte militanti locali del SOCIT. Successivamente, un comunicato di solidarietà in appoggio al Fronte della Primavera Triestina viene rilasciato ufficialmente, a fronte di un aumento della repressione contro chi manifesta per la causa della liberazione palestinese.

La presa di posizione sui BRICS e l’alluvione a Campi Bisenzio

Il SOCIT aderisce alla raccolta umanitaria per l’Armenia avviata dall’UAI durante la crisi dell’Artsakh. Nella fine del 2023 viene organizzata a Genova una conferenza sui BRICS, in un cui una delegazione del SOCIT composta principalmente di militanti lombardi si trova ad interagire con giovanili di altre organizzazioni, come i GC e l’FGCI, nonché il Fronte della Primavera Triestina. Il segretario Giovanni Amicarella nel suo breve intervento sottolinea la necessità del far ripartire la lotta socialista in Italia contrastando le tendenze anarcoidi dello stesso che alienano i lavoratori, e di guardare alla situazione nazionale senza aspettarsi soluzioni messianiche dai BRICS. Lo stesso giorno, un gruppo di militanti compie un’azione al cimitero monumentale di Milano ripulendo e depositando dei fiori sulla tomba di Filippo Tommaso Marinetti, futurista di cui il SOCIT ricostruì anche le collaborazioni con Antonio Gramsci e l’allora sinistra rivoluzionaria. Una delegazione del SOCIT prende parte anche alla presentazione di KFA a Bologna di un volume inerente alla Corea popolare. Poco dopo, militanti del SOCIT toscani si trovano ad intervenire come volontari nella situazione alluvionale a Campi Bisenzio, rilasciando poi aspre critiche in merito ai tentativi di sciacallaggio della politica borghese, agli attacchi rivolti verso il collettivo di fabbrica dell’ex-Gkn e il rallentamento burocratico che non ha permesso al SOCIT di arrivare con delle squadre di protezione civile vere e proprie come in lavoro dal 2022.

Convegno sul diritto del lavoro e commemorazione a Cavriago

Ad inizio 2024 si tiene a Firenze un convegno sul diritto del lavoro co-organizzato dal collettivo di fabbrica ex-Gkn a cui partecipa e scrive resoconto una delegazione del SOCIT. Segue successivamente la celebrazione per il centenario (video) della scomparsa di Lenin a Cavriago, Emilia-Romagna, in cui uno dei militanti in delegazione per la giornata, Moreno Castenetto, interviene attualizzando la figura del rivoluzionario e mettendo da parte i nostalgismi. Partecipa inoltre Jean-Claude Martini in veste di rappresentante della KFA Italia, portando un intervento incentrato sulla storia amicizia fra sovietici e coreani.

Conferenza con i partiti africani e proteste agricoltori

Tra la fine di gennaio e la prima parte del 2024, il SOCIT prende parte all’organizzazione di una conferenza a Roma (video) con varie organizzazioni italiane e partiti africani, nonché ospiti di notevole spessore intellettuale come Patrick Mbeko. Oltre agli interventi di Jean-Claude Martini e Lorenzo Somigli, per Il Tazebao, la fase di chiusura ha visto uno scambio di buoni propositi fra il SOCIT e il partito senegalese del PASTEF. Il SOCIT prende successivamente parte agli scioperi degli agricoltori contro l’UE di Udine e Benevento, una scelta in controtendenza rispetto a diverse formazioni socialiste, rivendicata dal segretario Amicarella anche nell’intervista per Come Don Chisciotte spiegando le motivazioni e la reale situazione degli agricoltori italiani ed europei. Nel corso di febbraio, il SOCIT rilascia assieme ad altre realtà un comunicato di solidarietà contro le ingerenze dell’OIL dentro i sindacati bielorussi.

Tra le proteste contro la RAI e la campagna elettorale del PASTEF in Italia

Dopo le vicende sul festival di Sanremo, il SOCIT prende parte alle proteste antisioniste davanti alle sedi RAI di Roma, Firenze e Napoli, rilasciando diversi comunicati in proposito alla crescente repressione sul tema. Nel mentre, specialmente su Roma, si svolgono attività per il consolidamento della diaspora senegalese in vista delle loro elezioni nazionali, dove si scontrano come opposizione ad un partito fantoccio di interessi occidentali ed emigrazionista, culminanti in una piazza verso la metà di febbraio. Il SOCIT rilascia un aspro comunicato di Giampiero Braida in merito alle ingerenze e poi scuse della CGIL sul periodo green pass, ricordando delle lotte e delle conseguenze subite al fianco dei lavoratori in protesta.

Conferenza sulla situazione scolastica, reportage e incontro ambasciate paesi ALBA

A marzo, il SOCIT prende parte ad una conferenza con altre organizzazioni in merito alla situazione scolastica e alle conseguenze del PNRR, portando una nutrita presenza di studenti, in cui i militanti Enea Stella e Ivan Branco portano esperienza, rispettivamente per università e liceo. Segue una manifestazione contro l’imperialismo in Africa assieme a varie realtà africane. Ad aprile il SOCIT aderisce e si mobilita per la campagna umanitaria di AsiCuba. Il SOCIT si trova successivamente a risponde a due critiche da parte di Piattaforma Comunista, rispedite al mittente dopo la costatazione di svariate illazioni storiche o volute male interpretazioni di passaggi del programma e che frutterà la solidarietà di diverse altre organizzazioni socialiste coinvolte. Dopo i fatti di via Mariti a Firenze, il SOCIT aderisce e documenta la manifestazione di protesta. Viene varato il collettivo artistico e editoriale dell’organizzazione, Artverkaro Edizioni, con la presentazione del suo primo volume a Perugia, Il potere nel nostro tempo di Lorenzo Somigli. Il militante Giampiero Braida documenta per l’organizzazione le manifestazioni svolte a Monaco in sostegno della liberazione di Julian Assange, alla resistenza palestinese e per la pace nella questione russo-ucraina. A Foligno, assieme ad AsiCuba Umbria, una delegazione del SOCIT ha modo di conoscere le ambasciatrici di Cuba, Venezuela e Bolivia. Seguono due presentazioni del primo volume di Artverkaro Edizioni a Roma e Firenze, riscuotendo un crescente successo. L’organizzazione rilascia un comunicato in merito al Primo Maggio, sottolineando che anche per quell’anno non si sarebbe potuta definire festa: le morti sul lavoro continuano ad accumularsi pesantemente. Artverkaro prende parte e documenta la conferenza tenuta da Officina451 sul diritto internazionale, che ha visto tra i suoi partecipanti Giacomo Gabellini, Margherita Furlan e Lorenzo Marina Pacini.

Corea, Vietnam e manifestazione a Trieste

Nel maggio, una delegazione del SOCIT si reca nuovamente in visita all’ambasciata della Corea popolare, facendo un bilancio dell’attività svolta durante l’anno e promuovendo ulteriori iniziative. Grazie all’invito delle Anteo Edizioni, il SOCIT ha preso parte alla commemorazione della vittoria a Bien Dien Phu presso l’ambasciata della Repubblica Socialista del Vietnam. Segue la manifestazione a Trieste, in cui le rivendicazioni identitarie del Fronte della Primavera Triestina si legano alle idee di rinnovamento nazionale e lotta all’imperialismo del Socialismo Italico. Un’ulteriore visita all’ambasciata vietnamita, in occasione della presentazione di un volume, aggiunge ulteriori rapporti con associazioni di amicizia internazionali, nonché una ricca documentazione da parte di Artverkaro. A Firenze, Artverkaro tiene nello stesso mese un evento riguardante la situazione coreana, che vede come interlocutori il segretario Giovanni Amicarella, Lorenzo Somigli e Jean-Claude Martini. Nel mese di giugno a Milano, per conto di Artverkaro, Ivan Branco partecipa alla prima presentazione della rivista Proiettili de Il Blast. Seguono due importanti interviste al segretario Amicarella, rispettivamente su Come Don Chisciotte e Fahrenheit2022, in cui vengono illustrate le peculiarità ideologiche e nella prassi del SOCIT.

Cambio del simbolo e presa di posizione sull’opportunismo elettorale

Il SOCIT decide di abbandonare la stella nel simbolo dopo l’inflazione di partiti nostalgici, cioè con l’idea di riformare un’idea di partito socialista passato, rilasciando a tal proposito un comunicato. Altri comunicati seguono per delineare l’idea alla base della concezione della via italica al socialismo, ovvero un’analisi della questione patriottica e di classe poste sullo stesso piano, e viceversa. Il segretario Amicarella rilascia alcune dichiarazioni su Il Tazebao contro quelle formazioni extraparlamentari che alla prima occasione si sono buttate nella trappola dell’ “argine alle destre” nelle elezioni comunali.

Terzo anno, fra commemorazioni internazionali e militanza nazionale

Una delegazione del SOCIT prende parte ai festeggiamenti presso l’ambasciata cubana, avendo modo di approfondire la conoscenza con le autorità dell’ambasciata. Da questo, viene fatto un comunicato ufficiale di presa di posizione al fianco di Cuba dal tentativo americano di inserirla nella lista di paesi promotori del terrorismo, legandosi anche alla campagna umanitaria per la produzione di Eparina lanciata da AsiCuba Umbria. Il 27 luglio il SOCIT compie tre anni, con un comunicato che riassume gli impegni presi e le cose concretizzate nel corso dell’anno. Segue un comunicato in sostegno agli attacchi al governo venezuelano per il risultato elettorale di Maduro e la presa di contatto e solidarietà con le Interbrigate de L’Altra Russia, difensori dei civili di Lugansk. Si apre un’ulteriore fronte di rapporti internazionali con la conferenza sulla questione femminile Italia-Iran, in cui vengono portate analisi diverse sul tema. Un comunicato in sostegno al Libano, in seguito al vigliacco attacco sionista, chiude le iniziative internazionali del periodo. Artverkaro prende parte e documenta anche la presentazione di un volume sui partigiani sovietici a Bologna organizzata dall’Associazione Russia-Emilia Romagna. Il SOCIT continua a prendere parte agli scioperi e alle attività in favore alla Palestina, ma anche quelle inerenti alle rivendicazioni dei lavoratori italiani, il che sfocia nel comunicato contro il DDL 1660 e la repressione conseguente.

Concretizzazione della collaborazione col PASTEF, ampliamento delle attività sociali

Il 5 ottobre il SOCIT prende contemporaneamente parte sia alla manifestazione nazionale per la Palestina a Roma, sia alla conferenza dell’Assises della diaspora senegalese a Saronno, Lombardia. Seguiranno conseguenze legali per la prima piazza, mentre la conferenza permetterà di concretizzare la collaborazione iniziata a gennaio, contro la retorica immigrazionista dello sfruttamento e in favore alla ricostruzione del Senegal. Ad ottobre viene anche varata la Rete Associativa per il Socialismo Italico, l’insieme di canali di informazione e gruppi tematici sui luoghi di lavoro e studio che vede così una propria struttura nel progetto del socialismo italico. Viene così lanciato anche il gruppo dei volontari nella protezione civile nazionale simpatizzanti e militanti SOCIT, la PROCIV, che riassume in un sentito comunicato l’esperienza avuta a Campi Bisenzo e in misura molto minore in Emilia-Romagna. Segue un incontro con il vice primo ministro cubano Jorge Luis Tapia Fonseca da parte di una delegazione del SOCIT, che gli rivolge domande sull’attuale situazione cubana e i piani di ripresa economica varati. Dalla Rete Associativa, il COPCF, gruppo di medici e sanitari simpatizzanti e militanti SOCIT, apre i lavori con importanti analisi sull’attuale situazione farmaceutica ed ospedaliera italiana. Viene svolto un resoconto di un incontro presso Firenze dell’Associazione Italia-Russia in merito alla strage di Beslan, da cui si originano ulteriori contatti. Viene anche fatto un comunicato nel merito della rubrica La dismissione, della Rete Associativa, che riscuote un crescente successo tra i lavoratori parlando proprio della situazione nel mondo lavorativo e nell’economica nazionale.

Il lancio del manifesto per la rinascita socialista e mediterranea dell’Italia

In contropiede con le rispettive organizzazioni unitarie che puntano a fare l’unità su presupposti ideologici, il SOCIT si incentra sulla prassi collaborando con diverse organizzazioni politiche, culturali ed editoriali. Ne scaturisce, in vista del quarto anniversario de Il Tazebao, un manifesto per riunire intellettuali, lavoratori, in politica e non, attorno alla concezione patriottica, di classe e mediterranea di socialismo italico. In difesa dell’Associazione Russia-Emilia Romagna, il segretario Amicarella scrive sulla stampa una lettera aperta e di sfida a dibattito all’europarlamentare Pina Picierno, sottolineando l’ipocrisia di voler censurare un’associazione che ha commemorato in più occasione partigiani in nome dell’antifascismo. Il 15 novembre si tiene a Firenze la prima presentazione pubblica del manifesto, che vede una vivace partecipazione e ulteriori firmatari; lo stesso giorno Massimiliano Danna del SOCIT prende parte alla presentazione del volume Cella n.14 organizzata dall’ambasciata iraniana a Roma. Viene annunciata di lì a breve un ciclo di incontri con Artverkaro Edizioni, Officina451 e Fronte della Primavera Triestina a Perugia. Il crescente successo del manifesto si concretizza nella firma da parte di personalità italiane ed estere di spessore, la sua traduzione in russo, francese e spagnolo, nonché la sua pubblicazione sulla stampa russa.

Simbologia

Per la risposta ad altre domande più frequenti sull’organizzazione: Domande più frequenti

Il nome

Il nome Socialismo Italico incarna bene lo spirito socialista, sarcasticamente sprezzante e al contempo patriottico dell’associazione. Il SOCIT afferma di preferire il termine italico rispetto ad italiano perché «include le pluralità che compongono il tessuto sociale della nazione, includendone le varie sfaccettature etno-culturali».

Il nome Artverkaro deriva invece dall’esperanto “lavoro/opera d’arte”.

Il simbolo

Il simbolo ufficiale del SOCIT è la ruota e la spiga, ossia una spiga di grano sovrapposta ad una ruota dentata. Il simbolo si ispira a quello utilizzato dal Partito Democratico Popolare dell’Afghanistan. Il SOCIT ha scelto questo simbolo perché incarna lo spirito di dualità (agricola et industriale) del lavoro. In passato, affiancata alla Ruota ed alla Spiga, era presente anche la stella, tuttavia il SOCIT decise di abbandonare il simbolo in questione.

Il SOCIT adotta anche altri simboli come il Martello e pennello, che rappresenta Artverkaro e L’Azione antisionista, un simbolo che presenta la bandiera palestinese e quella dell’associazione, impiegato durante le manifestazioni filopalestinesi. I simboli della Rete Associativa e dei gruppi tematici giocano sullo stesso tema.