
Il 29 marzo una delegazione del SOCIT, composta dal responsabile culturale Enea Stella, dal responsabile alla formazione Giampiero Braida e da altri militanti e sostenitori, ha presenziato all’inaugurazione della libreria sociale del Circolo “Heimat” tenutasi in Via Bombi, 5 a Gorizia. Il Circolo Heimat è da anni attivo nella città di Gorizia con molte attività ed iniziative culturali, facendosi promotore della diffusione della metapolitica nel contesto culturale cittadino. Con quest’anno, il circolo culturale ha deciso di inaugurare uno spazio dedicato alla vendita di libri e opuscoli realizzati sia dall’associazione stessa (Heimat Edizioni, la quale sta dimostrando una notevole produzione soprattutto in termini di qualità) sia da case editrici controcorrente.
L’evento, tenutosi a partire dalle ore 18:30, ha riscosso un ottimo successo, con la partecipazione di molti membri dell’associazione e di esterni. Dopo i primi saluti iniziali da parte dei presentatori e organizzatori della libreria sociale, sono state presentate diverse case editrici, online e in presenza, ognuna con il proprio indirizzo culturale. Tra queste, anche la presenza del collettivo artistico-editoriale “Artverkaro” si è fatta sentire. Enea Stella ha presentato le attività sia dell’organizzazione politica SOCIT sia del progetto delle “Artverkaro Edizioni”, parlando degli ideali che muovono il pensiero socialista italico.
È stato dichiarato che la chiave dell’Artverkaro sta tutta nel movimento, di cui Sorel fu maestro indiscusso. Il principio del movimento è infatti quello che genera la ribellione sociale, culturale e spirituale contro le vecchie strutture omologanti del Sistema. Tale ribellione poi deve porsi come punto di inizio per una rivoluzione, cioè un “ribaltamento, un rovesciamento” dell’esistenza umana sotto ogni punto di vista. Il processo rivoluzionario, in tal caso, è la necessità suprema, l’ultima distruzione possibile per la costruzione di un nuovo ordine e di un nuovo schema di valori. Per il collettivo, l’adesione ad una precisa visione del mondo è d’obbligo per acquisire gli strumenti necessari alla lotta contro il sistema spersonalizzante e massificante del tardo capitalismo. L’ideologia che può affrontare questo problema è quindi il socialismo, inteso come liberazione economica e sociale, ma solo se unito al comunitarismo in ambito politico e culturale. Proprio per tale motivo si parla di “socialismo italico”!
L’espressione di un credo “italico”, e dunque comunitarista, del socialismo non si limita però solo ad un’idea fine a sé stessa, ma va a canalizzarsi in un atteggiamento di rottura con la mentalità post-borghese sia di sinistra, cioè quella “(cosmo)politicamente corretta”, sia di destra, ossia quella “nostalgicamente conservatrice”. A tali idee morte va opposta l’idea-forza del “socialismo italico”: forgiare una nuova realtà grazie al dinamismo sferzante di una volontà di potenza rivoluzionaria.
Proprio per tale ragione il collettivo e l’organizzazione politica nascono, come stabilito nella dichiarazione dei 10 punti programmatici, dai giovani, con i giovani e per i giovani, laddove giovane indichi sia un’età anagrafica sia una mentalità impostata sulla contestazione, l’autonomia e la creatività. Su queste basi il “socialismo italico” si può e si deve rivelare un’alternativa autentica e completa ad una cultura politica che ad oggi può essere solamente o sterile accademismo o militanza vuota, perciò fine a sé stessa.
Quanto detto sopra è il sunto di ciò che è stato detto dal referente delle “Artverkaro Edizioni” Enea Stella, intervento tra l’altro molto gradito al pubblico presente in sala. Successivamente il co-autore di “Scritti scelti sul sindacalismo rivoluzionario” Giampiero Braida ha presentato il libro al pubblico, mettendo in luce le scelte che hanno portato alla pubblicazione degli scritti e alla loro straordinaria attualità. Si è spiegato inoltre come il SOCIT sia molto legato alla corrente rivoluzionar-sindacalista italiana, incarnata nella Carta di Libertà del Carnaro, e di come voglia riportare in auge una tradizione sindacale, quale quella rivoluzionaria, oggi ampiamente dimenticata sia dai sindacati istituzionali sia dai movimenti politici anticapitalisti. Anche questo intervento è stato ampiamente apprezzato.
Il SOCIT considera l’opportunità, offerta gentilmente dai compagni del Circolo Heimat, di entrare nei titoli della loro libreria sociale come qualcosa di fondamentale per espandere la propria voce sui territori e farsi conoscere il più possibile tra popolo e lavoratori. Ringrazia pertanto l’organizzazione del Circolo Heimat, augurandosi fortemente di far continuare questa proficua collaborazione anche in futuro. Ringrazia inoltre chi è stato presente quella sera all’evento. Si spera infine che questo segno di collaborazione possa portare iniziative preziose come questa ad una capillare diffusione in tutta Italia, così da permettere uno spazio concreto per tutte quelle case editrici portatrici di visioni alternative come la nostra.
Come organizzazione, siamo fieri di poter portare alla gente del goriziano i nostri lavori e di poter finalmente essere presenti anche su questo territorio. Ora e come sempre, LABOR OMNIA VINCIT!