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Uno dei militanti di Socit, quel giorno, dà un quadro della situazione esaustivo del clima quel giorno: “Io e mia moglie, ci siamo recati stamani a Roma, in quanto sostenitori della Resistenza Palestinese e dei suoi alleati, che combattono una dura battaglia contro l’occupante sionista. Alle 13.30, a circa 30 metri dalla piazza della manifestazione, siamo stati avvicinati da due poliziotti in borghese che ci hanno richiesto i documenti. Abbiamo consegnato i documenti e atteso per oltre un’ora, dopodiché siamo stati portati in Questura per accertamenti. Ne siamo usciti alle ore 19, con il risultato di aver ottenuto il foglio di via, in quanto sarei un soggetto “pregiudizievole per la sicurezza e la tranquillità pubblica”. Questo è il risultato della cosiddetta “democrazia” occidentale che vieta il diritto a manifestare a favore dei popoli che lottano contro la dittatura euro-atlantica-sionista! Onore a tutti coloro che oggi sono stati in piazza senza sé e senza ma per sostenere una Palestina libera dal fiume al mare!

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