La rubrica EsperoSocialista nasce, e rinasce, con il preciso intento di far recuperare alla lingua internazionale per eccellenza il suo ruolo di rilievo e funzione pratica, scaduto purtroppo fin troppe volte nel cosmopolitismo borghese e nelle connotazioni di pensiero più prone al moderatismo riformista. Se infatti originato come impulso al moto proletario, finisce ben presto artigliato, soprattutto in Italia, dall’amo radicale e scaduto in inutile orpello.

L’esperanto ha di per sé una storia enormemente vasta, in continua evoluzione, nata nel 1905, ha vissuto a cavallo dei movimenti politici e culturali di tutto il mondo, dove in forma più estesa, dove decisamente meno. La lingua delle internazionali socialiste, la lingua dei primi moti comunisti ed operai, spinta in moto sciovinistico da Mussolini per la sua musicalità ricordante le lingue latine, lingua su cui Mao costituirà un’importante mezzo di trasmissione del pensiero politico a livello internazionale.

Il perché abbiamo deciso di farla ripartire è semplice, così come si evolve l’esperanto, così si è evoluto anche il rapporto politico con il nostro principale curatore del progetto, che si vede perciò passare il testimone ad altri compagni volenterosi. Sfruttando anche ovviamente l’occasione per rendere più fruibili gli approfondimenti storici, rendiamo disponibile il Manuale di Esperanto di Bruno Migliorini nella sua interezza, con una copertina ed un formato nostro.

Titolo del Libro: Manuale di Esperanto

Autore: Bruno Migliorini e AA.VV.

Editore: Cooperativa Editoriale Esperanto, in A5 Artverkaro Edizioni

Data di Pubblicazione: 1995

Genere: linguistica

ISBN: sprovvisto, di libera diffusione

Sarà possibile acquistare copie in cartaceo, consigliate per uno studio strutturato e con la possibilità di scrivere anche sul volume per gli esercizi.