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Rilanciamo il seguente comunicato dei compagni dell’Associazione umbra di Solidarietà Internazionalista AsiCuba:

LA REALTA’ DIFFICILE A CUBA E IL PERENNE TENTATIVO DI DESTABILIZZAZIONE
Cuba è strangolata quotidianamente dalle misure di BLOCCO decretate dagli USA, vigenti ormai da più di 60 anni, e tutti gli anni denunciate dall’Assemblea dell’ONU come una fitta rete che ingabbia l’economia, lo sviluppo e tutti gli aspetti della vita del popolo cubano, e che mira a creare sfiducia nelle capacità dei dirigenti e governanti e conseguenti sommosse. Cuba con intelligenza ed eroismo è riuscita sempre a navigare fra gli scogli, riuscendo anche ad eccellere in alcuni aspetti dello sviluppo umano e culturale del suo popolo, perfino attraversando periodi di drammatizzazione ulteriore, come nel momento della chiusura improvvisa di tutti i rapporti di interscambio con l’Est europeo in conseguenza del crollo dell’URSS.
Ora Cuba affronta un nuovo duro periodo, che vede sommarsi un indebolimento dell’economia derivato dalla stasi generata dalla pandemia, alle misure degli USA, aggravate dal perfido (e ridicolo) inserimento del Paese nell’arbitraria “lista dei patrocinatori del terrorismo”, che chiude definitivamente anche l’accesso alle transazioni bancarie.
Secondo la ormai mondialmente praticata arma di guerra statunitense, si attua anche a Cuba la strategia di strangolare il Paese per poi accusarlo di non essere in grado di soddisfare le necessità vitali del suo popolo. Cuba attualmente riesce a stento a coprire il fabbisogno di carburante, farmaci, farina, latte…anche se NESSUNO MUORE DI FAME, come accade in molti altri Paesi del mondo, in quelli “democratici” governati dal capitalismo, e perfino nel ricco Paese che pretende di tenere al guinzaglio tutti gli altri, gli Stati Uniti d’America.


Come non capire che trovarsi senza energia elettrica per gran parte del giorno, dover affrontare lunghe code per i generi alimentari o per l’accesso al trasporto, possa generare stanchezza ed anche esasperazione?


Così si è generata una protesta spontanea a Santiago de Cuba, dove non c’è stato alcun atto di violenza, né da parte dei cittadini né da parte della polizia. E dove invece immediatamente si è vista la presenza dei dirigenti di partito e di governo scesi in piazza i fra i manifestanti per ascoltare, rispondere e spiegare secondo il principio assembleare di ascolto e condivisione delle scelte dal basso, che anima la società cubana e che la distingue dalle democrazie a bassa intensità dell’Occidente.
Nel frattempo nei social media si assiste alla falsificazione dei fatti, con la manipolazione di immagini e video e con il proliferare di profili automatizzati che rilanciano la notizia per darle risalto: è la nuova frontiera del colonialismo USA sull’isola.
E’ dal 1959, da quando l’Esercito Ribelle, con Fidel alla testa, liberò il Paese dallo stato di colonia, inaugurando la nuova era di diritti e giustizia per tutto il popolo, che gli sconfitti ed esautorati USA tentano ogni strada per riappropriarsi dell’Isola, prima con le armi (più di 3.000 i morti per azioni terroristiche, fra cui l’italiano Fabio Di Celmo), poi comprando “patrioti” cubani e facendoli diventare propri agenti al lavoro per il “cambio di regime”.


Non ci riusciranno. Cuba resta unita contro il nemico di sempre. Cuba non è sola: la maggioranza dei popoli del mondo sono al fianco. Non dimentichiamo la generosa solidarietà che Cuba ha sempre praticato, anche in questo momento in Italia e nel mondo.
Cuba ce la farà e noi con Cuba.
NO PASARAN!!!!!


Perugia, 18 marzo 2024