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La scelta dei simboli per rappresentare la nostra idea di socialismo italico non è stata semplice, perché legata indissolubilmente alla necessità di un forte ed immediato impatto visivo, trasformato in un messaggio diretto e senza troppi fronzoli. Chi ci conosce da tempo sa che, ben lontani dall’ufficializzazione e come semplice aggregato, avevamo già adottato l’uso della ruota dentata e spiga di grano del Partito Democratico Popolare dell’Afghanistan, principalmente per il significato di dualità del lavoro (agricolo ed industriale) che incarna, oltre al significato simbolico e storico dei due elementi in labor ed otium, abbiamo poi deciso di mantenere una versione ridisegnata dello stesso, inizialmente assieme ad una riproposizione del Partito Sindicalista spagnolo. Ne avevamo adottato una versione con stella, con doppio richiamo di simbolo patrio e socialista, arrivando poi alla conclusione che fosse meglio senza, per non essere confusi con altre formazioni. Usiamo spesso anche solo la spiga nell’oggettistica.

Labor omnia vincit si traduce letteralmente in: “La fatica vince ogni cosa”. In senso traslato, con uno sforzo sufficiente si può ottenere qualunque risultato. Un motto che ad oggi pienamente riassume l’essenza della lotta socialista ed allo stesso tempo delle fatiche quotidiane dei lavoratori. E che rappresenta a pieno l’idea alla base di Socialismo Italico. La frase appare, potenzialmente per la prima e più nota volta nella letteratura classica, nelle Georgiche di Virgilio, in forma estesa Labor omnia vicit improbus, “Il lavoro ha trionfato su tutto, con la sua incessante fatica”. Virgilio tocca anche la contrapposizione fra labor e otium, lavoro e ozio, attingendo al Saturnalia.

I simboli dei gruppi tematici giocano molto sul tema comune.